Ti guardi allo specchio e non ti piaci. Hai mai pensato che ciò che vedi non sia realtà?

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Ti guardi allo specchio e non ti piaci. Hai mai pensato che ciò che vedi non sia realtà?

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Pubblicato da Dott.ssa Anna Moscatelli in PSICOLOGIA · Lunedì 08 Mag 2023
Tags: anoressiabulimiadisturbi
Quante volte capita di guardarci allo specchio e di non piacerci? E quante volte, soprattutto noi donne, ci vediamo grasse, con un corpo ben diverso da quello che vorremmo? Dalle conseguenze psicologiche del “sentirsi grassi” non fanno eccezione neppure gli uomini, perché capita anche a loro di non apprezzare il proprio aspetto fisico. Sentirsi inadeguati, perché insoddisfatti del proprio aspetto, può accadere a tutti, senza limiti di età e di sesso, sebbene a soffrirne siano maggiormente ragazze e donne. Soprattutto negli ultimi anni, però, la società nella quale viviamo e i canoni estetici, proposti e imposti, hanno generato in tutti - uomini e donne - forti insicurezze.

Non siamo mai all’altezza dei modelli!

Il guardarsi allo specchio, l’esposizione “forzata” del corpo in alcune situazioni come in spiaggia e in palestra, indossare alcuni capi d’abbigliamento per seguire le tendenze anche se sono poco adatti al proprio fisico, contribuiscono tutti ad attivare idee, spesso sbagliate, sulla propria immagine. Il confronto con gli altri sul piano fisico - profondamente condizionato dai modelli presentati soprattutto dai media e dai social - è una delle cause del generale senso di insoddisfazione sul proprio corpo.

Dai paragoni con modelli “ritoccati” e non realistici non soltanto si esce sempre sconfitti ma ne derivano pensieri sulla propria immagine errate e distorte, generalizzazioni e amplificazioni dei difetti ed emozioni sgradevoli come vergogna e senso di colpa. Si inizia così ad attuare strategie protettive, cognitive e di azione: si evitano situazioni nelle quali ci si potrebbe sentire giudicati, si adottano dei rituali per controllare le propria immagine e nascondere quelli che si considerano dei difetti. E dalla sensazione di inadeguatezza e dall’adozione di strategie di evitamento si può passare anche al pericolo di problemi particolarmente seri con il cibo come l’anoressia o la bulimia.

In molti casi  sentirsi e vedersi grassi è soltanto il frutto di una percezione errata di sé: sentirsi grassi è molto diverso dall’esserlo!

Il nostro aspetto fisico non corrisponde soltanto all’immagine che abbiamo del nostro corpo: la nostra rappresentazione non coincide con il nostro aspetto esteriore ma è mediata anche dall’aspetto emotivo! Se non acquisiamo abbastanza fiducia in noi stessi, nei nostri punti di forza, fisici e caratteriali, in un mondo in cui il modello imperante è quello della perfezione fisica rischiamo di dare “troppo peso” al confronto, alle differenze - sempre in negativo - con gli altri. Impariamo a distinguere quello che è vero, naturale, difettuale ma autentico da quello che non lo è, da modelli di gomma privi di sostanza. Proviamo a pensare ai nostri punti critici come dei tratti distintivi che ci rendono unici e ci permettono di distinguerci in un mondo in cui sembrano tutti troppo uguali.
 Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Familiare

Continuate a seguire La mente è solo una delle porte sulla vita...   


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