𝑳𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒖𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 (𝒗𝒆𝒓𝒃𝒂𝒍𝒊 𝒆 𝒇𝒊𝒔𝒊𝒄𝒉𝒆) 𝒂 𝒔𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒆𝒔𝒔𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒓𝒊𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒂𝒅 𝒖𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒆𝒈𝒂 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒏𝒐 𝒊𝒍 𝒍𝒊𝒄𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆, 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒉𝒊 𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒐𝒏𝒕à 𝒐𝒇𝒇𝒆𝒏𝒔𝒊𝒗𝒂 𝒆𝒅 i𝒏𝒅𝒊𝒑𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒂𝒍 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆, 𝒊𝒏 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒂𝒍𝒆, 𝒊𝒍 𝒄𝒍𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒊 𝒕𝒓𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒄𝒐𝒍𝒍𝒆𝒈𝒉𝒊 𝒔𝒊𝒂 𝒔𝒄𝒉𝒆𝒓𝒛𝒐𝒔𝒐 𝒆 𝒈𝒐𝒍𝒊𝒂𝒓𝒅𝒊𝒄𝒐.

Lo ha affermato la Corte di Cassazione, con la recente 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻. 𝟮𝟯𝟮𝟵𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝟯𝟭 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯, che ha ritenuto 𝗺𝗼𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶 𝐝𝐢 𝐮𝐧 (𝐞𝐱) 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐫 𝐧𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚 𝐧𝐞𝐨𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐭𝐚 ed assegnata a mansioni di addetta al banco, nonostante ad essi non fossero seguite effettive aggressioni fisiche a contenuto sessuale, in quanto idonei a ledere e violare la dignità della collega di lavoro.

Avv. Antonio De Simone

Esperto in diritto del Lavoro, Previdenziale ed Assistenziale, Sanitario e Civile, di Famiglia e Minorile

www.cittadellinfanzia.it

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@tif.media Licenziamento per molestie 👋🏼 La Cassazione ha stabilito che chi fa allusioni a sfondo sessuale nei confronti di una collega può essere licenziato. 🧑‍⚖️ Questa è la sentenza della corte suprema nei confronti di un processo di molestie sul lavoro iniziato nel 2017. L'uomo ha cercato di giustificare il suo comportamento come episodi scherzosi, ma i giudici hanno ritenuto che il suo fosse stato un comportamento indesiderato e lesivo della dignità della collega. ❌ #donne #molestie #lavoro #processo #cassazione #legge #tribunale #giudici #giustizia #arezzo #firenze #toscana #firenzenews #firenzenotizia ♬ suono originale - This is Florence