La PEDAGOGIA è la SCIENZA che insegna a volersi bene e l’EDUCAZIONE va sperimentata nella VITA!

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La PEDAGOGIA è la SCIENZA che insegna a volersi bene e l’EDUCAZIONE va sperimentata nella VITA!

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Pubblicato da Dott.ssa Iolanda d'Abbruzzo in APPRENDIMENTO · Sabato 04 Dic 2021
Tags: pedagogiaeducazionescienza
La pedagogia è la scienza dell’educazione per eccellenza.
Il termine educazione ha due origini etimologiche:

1) il verbo latino educare che significa allevare, nutrire, prendersi cura;
2) il verbo latino educere che significa tirar fuori ciò che sta dentro, condurre, sviluppare.

Quella educativa, quindi, è una relazione a duplice direzione, dall’esterno verso la persona e viceversa ossia la persona che, grazie all’educazione, si apre al mondo.
La pedagogia non formula giudizi, bensì guarda alle capacità da far emergere nella persona da educare, mediante osservazione, ascolto attivo, empatia, delicatezza, problem solving.

I pedagogisti e gli educatori professionali socio-pedagogici lavorano sulle competenze, sulle skill, con le persone, nella scuola e nelle realtà extrascolastiche.

Nella conoscenza di sé, la pedagogia parte già dai bambini da 0 a 3 anni (ma anche 0-6) che sono detentori di diritti. Quindi la pedagogia deve occuparsi sì di bisogni, ma anche diritti.
Detto ciò, è necessario partire dalla lettura critica della realtà che circonda l’infanzia, per poi giungere ad un esame di quella in cui vive l’adulto. Non sempre siamo noi a dover dare la parola all’altro perché l’altro ce l’ha già. Dobbiamo fare in modo che da solo possa esprimersi, metterlo in tali condizioni. L’educazione è pratica, è vita vissuta.


La pedagogia fa bene alla persona perché cerca di dare, con basi teoriche e scientifiche, ma anche e soprattutto nella prassi, risposte alla domanda “chi sono io?”, che poi è la domanda eterna dell’uomo a cui molti filosofi hanno tentato di rispondere.
L’approccio pedagogico, nelle figure dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici, è un’attenzione empatica verso di sé e verso l’altro. E’ un approccio che orienta la persona, che la guida ed accompagna verso la propria consapevolezza ed autostima, verso l’accettazione di sé. Nessuno può conoscerci così a fondo come ci conosciamo noi stessi. Il proprio nome, ad esempio, è indice di autenticità, di consapevolezza di sé (che non sempre si possiede), della propria particolarità nei confronti della realtà circostante.

La pedagogia ci aiuta a riflettere sull’essenza delle cose e di noi stessi, più che sull’apparenza.

Se qualcuno ti chiedesse: “chi sei?”, tu come risponderesti, a partire dal tuo nome?
Come ti definisci? Come ti vedi allo specchio? Cosa pensi di te? Ti vuoi bene? Cosa ti piace? Cosa vuoi fare nella vita? Chi vuoi diventare? Ti fai rispettare?
Ecco! Questo, oggi, è sempre più necessario… Qualcuno, a vari livelli, che ci aiuti ad aprire gli occhi e la mente, a volerci bene.

Pedagogista Consulente Filosofico Bioetico e Pedagogico

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