Ognuno ha uno STILE innato, nell’ARTE bisognerebbe assecondarlo potenziandolo!

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Ognuno ha uno STILE innato, nell’ARTE bisognerebbe assecondarlo potenziandolo!

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Pubblicato da Prof.ssa Angela Bini in DIDATTICA E DINTORNI · Lunedì 22 Mar 2021
Tags: talentoscuolaarte
Un insegnante di arte, musica, o di attività sportiva, con le sue lezioni (scolastiche o non) deve liberare, e non soffocare, lo stile espressivo del proprio studente o allievo.
Uno stile da individuare e potenziare in chi non lo manifesta subito, e perfezionare e rinforzare in chi, invece, lo mostra chiaro, con quelle straordinarie capacità, definite talento.
Un insegnamento che sappia adattare metodi e programmi alle varie espressività, cambiare partenze ed arrivi di uno schema pre-stabilito, standardizzato, sperimentato, e datato… stravolgerlo quasi e porgerlo sempre con amore a chi ha da conoscersi o riconoscersi con lo studio o apprendimento.

Un insegnamento caratterizzato, dunque, da elasticità metodologica che rispetti l’unicità artistica.

Se un ragazzo, per esempio, disegna d’istinto alberi, perché insegnargli tecniche, imponendo brocche o mele e pere?
Disegnare alberi è lo stile di quel ragazzo, se quegli alberi sono sorprendentemente perfetti e suggestivi.


Ed è attraverso quella sua specifica espressività artistica che possono passare tutte le tecniche da apprendere per migliorarsi nel disegnare e dipingere, durante lezioni che non siano finalizzate al mero e meccanico trasferimento di nozioni, ma all’incoraggiamento del suo personale stile artistico.                                                                                                                    
Così come un ragazzo, volendo fare un altro esempio, che magari suona ad orecchio il piano, come conoscesse lo  strumento da sempre, pezzi anche difficili, che non siano necessariamente sonatine, non è detto che non possa  apprendere le codificate tecniche della musica, partendo proprio dal suo genere musicale preferito, o personale modo di approcciarsi all’arte che gli vibra dentro da farlo musicista ancor prima di diventarlo.
Considero questa elasticità metodologica essenziale per portare avanti un programma educativo stabilito per determinate discipline, senza trascurare l’unicità di chi artista nasce o lo diventa, solo ed esclusivamente assecondando il proprio stile espressivo.

                                                                                     
Docente di Educazione Fisica e Insegnante di Danza e Pattinaggio a Rotelle

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