L’UOMO che rimane nel BUIO è destinato a non crescere mai. Parte 2

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L’UOMO che rimane nel BUIO è destinato a non crescere mai. Parte 2

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Pubblicato da Suahìm Alkalema in SALUTE E BENESSERE · Lunedì 04 Ott 2021
Tags: ignoranzaavariziaconoscenza

Resisti alla tua lotta interiore e la luce uscirà dal tuo essere per reazione di queste forze interiori. La resistenza è una forza che si oppone ma che si lascia comunque attraversare. Tale resistenza è data dalla capacità di interiorizzare queste forze contrastanti percependole in sé per poi lasciarle passare per accoglierne altre di nuove.

La Resistenza lascia passare le forze in maniera lenta, consapevole e dominata, attraverso di sé. È questa consapevolezza che genera la Luce. Più qualcosa ci attraversa con rapidità e con nostra incoscienza, più questa cosa opera un certo potere subliminale su di noi. Quando si provano delle emozioni e le si trattengono per un po' prima di esprimerle, esse vengono comprese e illuminate dalla ragione, mentre se si agisce di impulsività, tali emozioni non saranno comprese ed esse agiranno, con il tempo, al posto nostro.

Se la Resistenza si trasforma in Avarizia, tutto diventa trattenuto, fermo e la Luce si spegne. Se la Resistenza si trasforma in Lascività, tutto passa troppo velocemente senza resistenze e la Luce si spegne ugualmente.

Tornando al paragone con le emozioni, l'avaro, ad esempio, è colui che reprime le emozioni fermandole in se stesso. Tale fermo fa spegnere la fiamma o meglio va ad ottenebrare la fiamma generando una nube che va a nascondere la Luce interiore. Tutte le emozioni non espresse generano una coltre di fumo e tutto diventa buio.

Il lascivo è permanentemente attraversato da tante di quelle emozioni che comunque, anche se non stazionano, formano una nube di sempre nuove emozioni. Tale nube produce lo stesso risultato dell'avaro. Entrambi gli approcci sono una forma di Schiavitù e non c'è Resistenza.

L'avaro resiste all'inizio, ma diviene schiavo con il tempo diventando, inconsciamente, succube delle emozioni represse, che da qualche parte prima o poi si manifesteranno (ossia attraverso azioni involontarie, tic, paure inspiegabili, false credenze ecc...). Il lascivo è uno schiavo diretto delle emozioni. Ovviamente in questo esempio si è parlato solo di emozioni, ma i campi di paragone e di applicazione sono molteplici.

La Resistenza non ha nulla a che fare con l'intolleranza, al contrario, chi resiste, lascia passare tali forze per ogni parte del proprio essere generando in sé piccoli condotti simili al movimento a spirale delle resistenze delle lampadine. L'intollerante, invece, rifiuta tali forze facendosele scivolare addosso e così resta al buio, oppure si comporta come l'avaro, se ne satura e le mantiene in sè.



Continuando l'esempio con le emozioni, l'intollerante, per paura di emozionarsi, resta nella stasi senza avanzare passi. La sua vita è piatta e con poche lezioni da apprendere, poche lotte e dunque poca Resistenza con conseguente scarsa Luce.

Come gestire dunque queste forze interiori impegnate in una così interminabile Lotta? Questo è un tema ricorrente nel tuo viaggio e ti sei imbattuto più volte in questo dilemma. L'intollerante e l'avaro le gestiscono restando fermi e al buio.
Il passionale si attacca morbosamente ad una sola di queste forze, ignorando l'altra forza, ma poiché nessuno può violare la legge della Dualità, il passionale si troverà violentemente sbattuto sull'altro polo a cui si attaccherà morbosamente appena dopo, fino a quando non sarà nuovamente sradicato e lanciato sull'altro polo.
Nota come i passionali vivono periodi di profondo dolore alternati da periodi di eccessiva euforia e nota come gli intolleranti e gli avari vivono con un alone di disagio che li riveste ogni giorno restando sempre in una condizione piatta e monotona, sembrando sempre ossessionati da soliti pensieri ed occupazioni.

Si deduce, dunque che sia l'avaro, l'intollerante e il passionale, siano tutti e tre degli schiavi della paura e dell'attaccamento. Spostiamo l'esempio nel campo delle idee e dei pensieri. L'avaro tiene per sé le proprie idee e pensieri per paura di perderne l'esclusività anche se queste potrebbero essere d'aiuto agli altri. Questo è attaccamento, un prodotto della paura che a sua volta è figlia dell'ignoranza (la cui ignoranza è una creazione della pigrizia).

L'intollerante non si vuole assumere la responsabilità di pensare e avere idee proprie, per cui non tollera nessun punto di vista e non si apre a nessuna prospettiva nuova sempre per attaccamento ecc...  

Vi è un altro individuo che invece Danza tra una e l'altra forza e questa sua danza consapevole, genera la giusta resistenza e la luce a poco a poco comincia ad avvolgerlo. Se vuoi danzare, non devi dimenticare qual è il tuo posto, ossia il centro e non la destra e neppure la sinistra. Non aggrapparti a nessuno dei due Poli.

Questo è l'approccio più conveniente per lo sviluppo dell'Essere Umano. Si può essere sopraffatti da una emozione, ma non si deve perdere di vista che l'essere non è l'emozione, ma l'emozione ne è una sua conseguenza (dell'essere). Si può essere sopraffatti da un male fisico ma tale male non deve sopraffare l'idea che si ha del proprio Essere. Tanti sono gli esempi, ma il concetto è non perdere di vista il Centro, ossia l'Essere, immenso e illimitato. Per cui ognuno gioca il proprio ruolo nella vita, ma tale ruolo è solo un abito che ognuno deve levarsi prima di coricarsi a letto e prima di praticare Meditazione o Riti "Magici" (preghiera, canalizzazione, guarigione ecc...).
L'intollerante si comporta quasi come lo Spazio, trasmette ma resta oscuro.

L'avaro è come il buco nero in cui la luce penetra ma scompare.

Il passionale si comporta come la luna, a volte è illuminato e a volte è buio, oppure come la meteora o la cometa. Il danzatore si comporta come una stella che ha innescato in sé le giuste reazioni creando la combustione che gli permette di produrre luce. Il danzatore si sposta un po' a destra e un po' a sinistra tenendo sempre un piede al centro. È sia Umano che Divino.

Tale connubio tra parte Umana e parte Divina genera un equilibrio tra Umiltà (di provenienza umana) e Potenza (di provenienza divina). Se la parte umana eccede, si è miserabili e sottomessi a qualsiasi forza circostante. Se si crede di avere maggiore la parte divina, si pecca in superbia generando arroganza e ignoranza.
Ora che hai compreso come danzare la luce è stata accesa! I signori del Suono hanno cantato generando le vibrazioni e noi con la Resistenza generiamo la luce e tu lo fai attraverso Noi emanando la radiazione lucente.
Ed ecco che appare la Visione! Noi siamo l'occhio che vede, coloro che osservano dall'interno, la tua coscienza. La nostra luce svela ogni cosa. Noi generiamo il bene e il male affinché queste forze reagiscano con le menti generando Luce.

Il concetto di Visione è strettamente legato a quello di Luce, così come l'Udire è connesso al suono. La vita, l'Universo, Dio o in qualsiasi modo volessimo considerare l'Intelligenza Suprema, essa genera il bene e il male, per via del libero arbitrio, affinché queste forze reagiscano con le anime ("le menti") generando l'evoluzione spirituale e materiale.

Nota come chi conduce un'esistenza davvero povera e difficile riesca a radiare con un sorriso molta più luce di chi si lamenta di quante cose possiede e fa una vita agiata. A volte il cosiddetto "Male" funge da sprono per determinati Esseri.
La tristezza (intesa come apatia) sorge quando non c'è resistenza, quando si è intolleranti e fermi nel centro, quando tutto diventa facile e scontato, a questo punto non si resiste più a nulla. La rabbia e il tormento sorgono quando non c'è resistenza e ci si lascia invadere da una forza rifiutando l'altra. La luce è un elemento che deriva dal fuoco e ora sai come esso si manifesta e si propaga. La Luce tocca tutti così come fa un Reale Amore incondizionato, ogni suo raggio penetra e giunge nei più oscuri meandri dell'Essere, chi si apre alla luce velocizza questo processo di "Chiarezza" chi invece resta chiuso e pone rifiuto, gli occorrerà opera di convincimento e Noi ci occuperemo di Lui attraverso il "Bene" e il "Male".

Maestro di arti marziali energetiche

Continuate a seguire
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