In un Mondo che URLA e OSTENTA, voi scegliete il SILENZIO!

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In un Mondo che URLA e OSTENTA, voi scegliete il SILENZIO!

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Pubblicato da Dott.ssa Iolanda d'Abbruzzo in APPRENDIMENTO · Sabato 30 Apr 2022
Tags: silenzio
In un mondo dove tutto è chiasso, chiacchiericcio, ostentazione, saccenteria, bugie, urla, apparenze, violenze, pochezza, molto “social” senza socialità, senza voglia di relazioni concrete e reali e di legami veri, in un mondo così la differenza la fa il silenzio, un benefico silenzio. In questo silenzio si può tornare ad ascoltare la propria anima che è appunto silenziosa. Solo così possiamo sentirla e soltanto così l’anima può parlarci ed indicarci la via da seguire.
Nel profondo, l’anima sa cos’è giusto per noi, ci aiuta e ci dà la forza per imparare ad accettare e a distinguere, come dice il filosofo Epitteto, ciò che dipende da noi da ciò che non dipende da noi. Se, però, non sappiamo incontrarla, non ci parlerà.

Dunque bisogna fare silenzio per entrare in contatto con la nostra parte più intima e per ritrovare serenità ed armonia interiori.

Bisogna avere il coraggio e la capacità di saper stare da soli, di recuperare i propri spazi, di silenzio (anche interiore), per dare forza a se stessi, acquisendo così maggiori carisma e fascino.
Fatto questo, si potrà ripartire dalla propria storia, dalle proprie vittorie e dalle proprie sconfitte, dai propri traguardi, puntando tutto su se stessi, superandosi, perché l’unica certezza siamo noi stessi. Per ritrovare serenità Seneca consiglia, infatti, di ritirarci spesso in noi stessi.



La propria interiorità è necessaria per ritrovarsi, per riattivare un contatto con il centro di sé, turbato dalla frequentazione di persone, in alcuni casi, troppo diverse da noi. Dunque bisogna alternare momenti di solitudine a momenti di socialità, creando degli equilibri. L’obiettivo principale che dobbiamo porci, infatti, è sempre la nostra meta, il nostro bene reale, non apparente e fittizio, bensì duraturo e bello nel nostro intimo prima ed all’esterno poi.
Altrimenti, dopo tanto parlare con gli altri, non si concretizza nulla e si ritorna sempre allo stesso punto, perché non si possiede, sia da parte nostra che degli altri, la consapevolezza di sé.
Quindi o il silenzio oppure parlare bene vestendo di concretezza quello che si dice. Dopo ci saranno relazioni migliori o le stesse migliorate.
Sappiate distinguervi sempre da tutto il resto.

Pedagogista Consulente Filosofico Bioetico e Pedagogico

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