Parola d’ordine: VITA! Basta, mettiti in viaggio, vai incontro alla Bellezza!

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Parola d’ordine: VITA! Basta, mettiti in viaggio, vai incontro alla Bellezza!

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Pubblicato da Dott.ssa Iolanda d'Abbruzzo in APPRENDIMENTO · Lunedì 24 Gen 2022
Tags: vitaemozioniesistenza
Da due anni ormai non si fa altro che parlare di pandemia da Covid-19, di morte, di contagi, di numeri, di positività o negatività al virus, di mascherine, di vaccini, di malattie, di paure, di scuola sì, scuola no, di DAD, di DID.       
Non si parla più, invece, di vita, anzi abbiamo quasi dimenticato il significato della parola vita. Non si parla di progetti, di sogni, di cose belle.
Ebbene la vita è il sole, è il mondo a colori, è uscire all’aria aperta, è emergere, è respirare aria pulita, è luce, è il cielo azzurro, è il mare blu, è l’orizzonte foriero di speranza e novità!

La vita è freschezza, è leggerezza, è gioia dopo un momento buio, dopo chiusure in luoghi tristi ed angusti come cliniche ed ospedali. La vita è un viaggio e noi, ogni giorno, siamo in viaggio. Questo cammino, però, non può proseguire se ci fermiamo spesso nelle stazioni dei ricordi o delle scelte fatte che, comunque, si possono sempre modificare. La vita, infatti, è come un fiume che scorre sempre in avanti.

Durante questo viaggio ci possono essere cambiamenti di direzioni, belli o brutti, e l’unica soluzione è non andarci contro, ma incontro. La vita è un continuo imparare e crescere, è un cammino che si arricchisce, ogni giorno, di nuovi incontri, di nuovi progetti, di qualcosa di nuovo che ieri non c’era, che non ho fatto, che non ho pensato. Tutto ciò ci consente di diventare sempre più consapevoli, di riflettere su noi stessi, sui nostri desideri più profondi e sulle nostre emozioni, e, attraverso gli insegnamenti belli o brutti che riceviamo, di trovare, prima o poi, il nostro posto nel mondo.


Affinché questo viaggio abbia senso e ci permetta di realizzare il nostro potenziale di esseri umani, sono necessarie nuove proposte educative.
Occorre, cioè, un’educazione al pensiero di bambini ed adulti; occorre educare a guardare altrove, a progettare la vita ed il futuro in maniera positiva, oltre i confini della propria individualità.

Forse i compiti formativi più urgenti oggi sono due: ridare senso e valore alla parola e al linguaggio, i quali non devono essere privi di significato, e, nello stesso tempo, dare rilievo al silenzio che è necessario per la riflessione.

Forse è giunto il momento di fermarsi tutti per riflettere. Quando, infatti, le nostre parole sono vuote, o addirittura mancano, è perché non abbiamo più pensieri che quelle parole possono far venire alla luce. Dunque, bisogna risvegliare la curiosità per le parole, per il loro senso preciso, per il collegamento parole-fatti. Non possiamo continuare a leggere il mondo con le passioni tristi, bensì dobbiamo educarci ed educare ad uno sguardo nuovo. Dobbiamo tornare alle passioni felici, ad amare la vita, alla biofilia, ad attribuire un nuovo significato al nostro vivere e a quello degli altri, dando un nome alle cose con parole e linguaggio rinnovati.
Per fare ciò, però, è necessario anche fare una pausa di riflessione e rinnovare i pensieri. Rinnovare è migliorare.
Buona riflessione, dunque. Buon viaggio!

Pedagogista Consulente Filosofico Bioetico e Pedagogico

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