“Il mio CANE è la cartina al tornasole delle mie EMOZIONI”. Lui sa sempre ciò che provo!

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“Il mio CANE è la cartina al tornasole delle mie EMOZIONI”. Lui sa sempre ciò che provo!

Cittadellinfanzia
Pubblicato da dott.ssa Cecilia Scaringella in PET-THERAPY E SOCIALE · Mercoledì 13 Apr 2022
Tags: pettherapyiaaterapiaassistitacane
Mentre guido, una forza magnetica proveniente dal tappetino, fino ai piedi del sedile accanto al mio, cattura la mia attenzione: è lo sguardo di Tata Joy, accucciata con il muso appoggiato sul cambio delle marce. Ha appena subito un piccolo intervento chirurgico e i suoi occhi sono ancora trasognati, reduci dai postumi dell ‘anestesia ... due laghi color nocciola che si specchiano nei miei, esprimono fiducia infinita. Sembrano proprio dire: “Se ti guardo, se mi guardi, va tutto bene, sono al sicuro!”. I suoi occhi sono una finestra aperta sullo spazio immenso del suo cuore e dilagano nel mio. Penso a quante volte durante il giorno, gli occhi dei miei cani annullano le distanze, osservano, scansionano, decifrano emozioni, interpellano, richiedono, segnalano, comunicano. Già ... quante volte? Sempre, in ogni momento. Il loro sguardo è anche una cartina al tornasole, gettano luce sulle mie stesse emozioni.

Se talvolta mi attraversa un pensiero triste o sono preoccupata, ancor prima di esserne consapevole, lo sguardo triste o adombrato di Joy mi rivela la mia emozione. Così come, quando sono gioiosa e piena di amore i suoi occhi sono luminosi e i lineamenti distesi.

Numerosi studi (Università giapponese di Azabu; Romero et al.,2014; Nagasawa et al., 2015 ) confermano che più è prolungato il contatto visivo tra cane e proprietario, più aumenta l'ossitocina nel cervello di entrambi. Questo ormone prodotto dall'ipotalamo, aumenta il comportamento affidabile e fornisce la prima prova che può influenzare l'elaborazione visiva delle espressioni facciali dell'uomo. L'ossitocina permette ai cani di riconoscere i membri del gruppo famigliare di appartenenza, di prendersi cura e allattare i cuccioli. Potremmo, dunque, dire- usando una metafora- che l'amore tra cane e umano che si prende cura di lui, è uguale a quello tra figlio e genitore.



 
Nelle AAT è TAA (Attività Assistite con gli Animali e Terapie Assistite con gli Animali) lo scambio di sguardi tra l'operatore e il cane e tra il cane e gli utenti è di fondamentale importanza per la collaborazione comunicativo-relazionale.
Nello svolgimento delle attività ognuno cerca di capire l'altro e farsi capire: il conduttore affianca e guida il cane e, allo stesso tempo, è attento alle sue particolari esigenze, ne comprende il linguaggio, le emozioni e motivazioni.
L'utente si sperimenta nella propria capacità comunicativa, in particolare nel linguaggio del corpo, nella postura gestualità. Si costruisce una relazione fatta di reciprocità, di fiducia e affidamento. Tale relazione aiuta a decentrarsi, a rivolgere l'attenzione sull'altro, insegna l'arte della comunicazione, ad ascoltare e a manifestare le proprie emozioni, a raggiungere nuove competenze nella consapevolezza di sé è dei doni che la relazione con l'altro offre.
Si svolge così un'azione comune portatrice di benessere ai protagonisti di questa danza.
Lo sguardo di un cane pianta semi di fiducia e amore nei nostri cuori, espande gli orizzonti, tesse legami di amicizia sincera, invia messaggi di pace e armonia.

(da “Ode al cane” di PABLO NERUDA)
 
“I suoi occhi sono due richieste umide,
due fiamme liquide che interrogano.
E io rispondo, non rispondo
Perché non so, non posso sapere”.                 
 
Logopedista - Equipe di Pet-therapy
Operatrice di Terapia e Attività Assistite

Continuate a seguire La comunicazione che va “oltre”...


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