FILOSOFIA ED ETICA

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IUS AD BELLUM e IUS IN BELLUM

Molti filosofi si sono occupati del concetto di guerra dandone una propria personale interpretazione: Eraclito, Anassimandro, lo stesso Platone, Erasmo da Rotterdam, Montesquie, Kant... Ma mi incuriosisce la posizione di
Michael Walzer (new york, 3 marzo 1935), un filosofo statunitense il quale ha distinto, analizzando la guerra due aspetti : ius ad bellum e ius in bellum.
La prima definizione per il filosofo statunitense spiega che chi intraprende una guerra deve aver analizzato e interiorizzato una giustificazione morale che riguarda la legittimità delle sue azioni (lo ius ad bellum, il diritto di fare la guerra). Secondo lo "ius ad bellum" la guerra può in genere essere considerata come "legittima", giustificata, quando risponde ad una necessità di autodifesa così come accade nel diritto individuale dove ciascuno è legittimato a difendersi per la salvaguardia della propria integrità o a soccorrere chi è stato violentemente aggredito.

AUTOSTIMA

Consultando testi di letteratura psicologica ci rendiamo conto che sono stati condotti migliaia di studi su questo argomento. William James (psicologo, filosofo statunitense ), per definire l'autostima esaminava il rapporto tra Sè percepito e Sè ideale. Il primo, corrisponde al concetto di sé, alle conoscenze delle proprie abilità, qualità, caratteristiche; il secondo, il sè ideale, a quell' idea di individuo che ci piacerebbe essere, è quell'individuo che si piacerebbe fosse percepito dall'esterno. Sempre James afferma che un basso livello di autostima è la conseguente trattativa fallimentare tra sé percepito e sé ideale.

EGO PERSONALE O EGO GENERALE?

L'individualismo cui si riferisce Palante è "una attitudine psicologica morale, una forma di sensibilità una personale sensazione di vita e volontà personale di vivere", l'individualismo è un sentimento di unicità e di individualità che mi differenzia dall'altro; ti costringe a interiorizzare i miei sentimenti in opposizione a ciò che è sociale; è fissità delle proprie convinzioni in opposizione a quelle precostituite. Ma se questo aspetto può avere in sé una valenza positiva, porta però con sè un altro aspetto, meno positivo e cioè quello dell'infallibilità personale, quella di ritenersi superiori intellettualmente al punto di giungere ad un'impossibilità di creare una relazione con l'altro.

LA CITAZIONE DI ALBERT CAMUS

"Se dovessi scrivere un libro di morale, vorrei fosse di cento pagine. Novantanove di esse dovrebbero essere bianche. Sull'ultima pagina poi scriverei: conosco solo una legge, quella dell'amore". (Albert Camus) Mi piacerebbe tanto ascoltare vostri pareri e considerazioni riguardo questa citazione di Camus. Amore etimologicamente come privazione della morte o amore come senza regole senza rispetto dei costumi e abitudini?

LA STAZIONE DELLA VITA

“Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e fugge via.” Antifonte. Spesso accade di soffermarsi a pensare a ciò che si sta facendo. Capita di domandarsi perché si sentono i ritmi accelerati, perché la sensazione di dover necessariamente portare a termine incarichi entro una certo tempo ci assalga. Succede di fermarsi a osservare l’agire come se ci si vedesse proiettati in un film un essere fuori da sè; è così che si notano tensioni che non ci permettono neanche di essere disponibile ad un dialogo.

"FILOSOFIA DELLA CIVILTÀ"

Albert Schweitzer, filosofo, teologo biblista, del 900 in "Filisofia della civiltà" si esprime così: "Viviamo all'insegna della decadenza della civiltà. Tale situazione non è stata provocata dalla guerra: quest'ultima, piuttosto è una delle manifestazioni. Le nostre conquiste intellettuali hanno prodotto circostanze che hanno finito per ripercuotersi negativamente in ogni ambito del vivere, sulla stessa dimensione spirituale. Il rapporto di influenza reciproca tra dimensione materiale e dimensione intellettuale ha assunto un carattere funesto.
Editore: APS Città dell'Infanzia C.F.92072340729
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