Declino cognitivo lieve, il campanello di allarme per la demenza di Alzheimer

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Declino cognitivo lieve, il campanello di allarme per la demenza di Alzheimer

Cittadellinfanzia
Pubblicato da dott. Giorgio Pagnotta in SALUTE E BENESSERE · 21 Settembre 2022
Tags: alzheimeruditoterzaetà
Lo scorso 21 settembre è stata la Giornata Mondiale dell' Alzheimer, istituita dall'OMS nel 1994, e che come noto è una patologia neurologica che interessa la sfera cognitiva del soggetto , causandone demenza.  Sebbene la suddetta sindrome  sia oggetto di numerosi studi e ricerche, ancora oggi non vi sono delle cure in grado di arrestare la patologia, quanto piuttosto rallentarne il decorso.                    

L'Alzheimer, così come molte altre malattie, ha un carattere progressivo con manifestazioni nel tempo sempre più gravi. Esiste una condizione, chiamata Mild Cognitive Impairment (MCI), o Declino Cognitivo Lieve  che secondo la letteratura rappresenterebbe in molti casi il campanello di allarme per l'insorgere della Demenza di Alzheimer.

Il Mild Cognitive Impairment è una condizione clinica data dall'interessamento di uno o più domini cognitivi, quali ad esempio la memoria, l'attenzione o il linguaggio, ma che non compromette l'autonomia e la quotidianità del soggetto. Le persone con deficit cognitivo lieve solitamente riscontrano difficoltà nei compiti più complessi, risultando più lenti o meno efficienti rispetto al passato nello svolgimento delle medesime attività .



Vi sono chiaramente dei test neuropsicologici che attestano dette limitazioni funzionali. Si riconosce un MCI Mnesico o non mnesico, a seconda del fatto che sia compromesso o meno il dominio della memoria, mentre si parla di MCI multidominio se sono coinvolte più capacità cognitive. Ciò che è importante sapere del MCI è che questa rappresenta una condizione transitoria e borderline tra una condizione di invecchiamento normale e la demenza lieve. Inoltre, circa il 15% dei soggetti con questo tipo di diagnosi, ogni anno evolverebbero in demenza di Alzheimer. E' dunque chiaro come il MCI sia oggetto di notevole attenzione da parte dei ricercatori, onde individuare quelle che sono le manifestazioni prodromiche su cui intervenire precocemente con trattamenti mirati e attività di potenziamento cognitivo.

Dott. Giorgio Pagnotta
Audioprotesista Master di Specializzazione in Protesizzazione e Riabilitazione Uditiva Infantile

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