VACANZE finite? Non disperiamo: riprendere la normalità con energia si può!
Pubblicato da Dott.ssa Anna Moscatelli in PSICOLOGIA · 24 Settembre 2021
Tags: vacanze, lavoro, estate
Tags: vacanze, lavoro, estate
Attendiamo con ansia le vacanze estive ma spesso al termine delle stesse, quando dovremmo riprendere la solita routine, siamo più stanchi di prima. Come è possibile? La stanchezza – fisica e soprattutto mentale – ci impedisce di “ricominciare” con quella “carica” che invece speravamo di avere. Spesso facciamo fatica al solo pensiero di riprendere tutto quello che avevamo lasciato poco prima perché non era gratificante e soddisfacente.La sensazione di stanchezza deriva dal mancato interesse e coinvolgimento nei compiti che siamo chiamati a svolgere: l’idea di ricominciare a lavorare o, per i più giovani, a studiare diventa causa di pensieri e vissuti negativi, di sofferenza e disagio. E al cattivo umore e alla stanchezza spesso si associano anche un profondo e incomprensibile senso di insoddisfazione, ansia, inquietudine, emicrania, difficoltà di concentrazione e problemi intestinali.Spesso confidiamo nell’uso di sostanze naturali che alleviano la tensione e rilassano o di energizzanti ma i benefici che ne traiamo sono soltanto temporanei.Per contrastare realmente lo stress che spesso ci tormentano anche durante quelli che dovrebbero essere momenti di riposo o periodi di vacanza dobbiamo agire invece sulle cause.Proviamo a ricominciare pian piano, evitiamo di “rimuginare” sui “vecchi” problemi; concediamoci dei momenti per noi, per comprendere quelli aspetti di vita che generano ansia e insoddisfazione in modo da trovare il modo per liberarcene.

Programmiamo le nostre giornate lasciando del tempo per noi stessi e per qualcosa che ci fa star bene: una passeggiata all’aria aperta, uno sport da praticare, la lettura di un libro, la visione di un film, qualunque cosa ci piaccia fare. Organizziamo occasioni per noi positive, stimolanti e rilassanti.La fine dell’estate non deve essere la fine dello spazio e del tempo da dedicare a noi stessi e a quello che più amiamo.Il senso di affaticamento continuo che viviamo, la sensazione di dover correre sempre senza mai raggiungere il traguardo deriva, da un lato, dal nostro atteggiamento interiore e, dall’altro da alcune circostanze esterne che non ci piacciono ma che “invadono” il nostro tempo e i nostri pensieri senza neppure chiederci il perché.Impariamo invece a dedicare le nostre energie - fisiche e mentali - anche a noi stessi. Individuiamo delle priorità mettendo noi stessi e i nostri cari in cima alla lista.E per cambiare qualcosa nelle nostre vite cominciamo modificando il nostro modo di pensare ad esse.Siamo noi a decidere come “leggere” quello che ci accade ogni giorno: sta a noi scegliere di alterarci meno dinanzi a situazioni che consideriamo sbagliate, di evitare di rimuginare sui problemi, di concederci distrazioni, pur semplici, che possono però riempirci di soddisfazione. Proviamo a essere più indulgenti con noi stessi e con gli altri e, soprattutto, a sorridere un po’ di più!Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e FamiliareContinuate a seguire "Psicologia"La mente è solo una delle porte sulla vita...