UN CANE PER MIO FIGLIO

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UN CANE PER MIO FIGLIO

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La scelta di adottare o di comprare un cane, con la finalità di “far del bene” al proprio figlio, equivale alla possibilità di “fare pettherapy” 24 ore al giorno? Sarà, forse, tale scelta paragonabile all’acquisto di un climatizzatore di ultima generazione che emana silenziosamente aria fresca e deumidificata, in seguito al semplice click su di un telecomando?                    
Può la presenza di un cane in casa trasmettere automaticamente energia positiva?
Adottare un cane è come accogliere un figlio o un fratellino… che non lo è per natura, ma lo diventa per scelta.
Con il cane, cucciolo o adulto che sia, accogliamo un soggetto con la propria personalità, proprie motivazioni di razza, propri interessi e desideri; con il suo modo di essere unico al mondo e di comunicare, con la sua storia, le sue emozioni e il suo stile di apprendimento…Allora, predisponiamo la nostra casa in modo che il nuovo arrivato possa avere il proprio spazio privato in cui rilassarsi e stare tranquillo. Dedichiamogli del tempo per giocare insieme, per fargli conoscere il mondo in cui viviamo, per rassicurarlo qualora dovesse avere dei timori. Aiutiamolo a crescere con un percorso di educazione, proprio come facciamo con i nostri bambini. Diamogli la possibilità di interagire con altri cani, con altri animali, nei diversi contesti di vita. Mangiamo insieme, rilassiamoci insieme, corriamo insieme, facciamo delle scoperte insieme… costruiamo una relazione affiliativa che ci arricchisca, che ci “connetta” al mondo della natura, degli odori, della cooperazione, del rispetto e della fiducia reciproca… tutto questo non ha niente a che vedere con l’utilizzo strumentale del “cane per” il benessere di qualcuno.

Accogliere un cane nella propria famiglia è imparare a trovare i giusti accordi per suonare insieme una splendida sinfonia.

Nessuno è strumentale per qualcun altro, ognuno emana la propria melodia “affinché la grande sinfonia della natura possa spiegarsi attraverso di noi” (Bernard Benson).
Qualora nostro figlio presenti dei particolari disagi che richiedono un intervento mirato relativo ad un preciso inquadramento diagnostico, si può ricorrere alle AAT (Terapie Assistite Animali) ciò che in termini troppo generici ed ormai superati si intende per “PetTherapy”. Le AAT sono una co-terapia condotte da operatori professionali, i quali operano all’interno di équipe multidisciplinari. Dopo un’attenta analisi dei bisogni del bambino, e in accordo con le prescrizioni dei professionisti che hanno in carico il paziente, gli operatori di AAT programmano specifiche attività di relazione con l’animale, volte al raggiungimento degli obiettivi individuati. È quindi la qualità della relazione con il cane, opportunamente guidata, in cui il cane è coinvolto come co-terapeuta, in un clima di dialogo e confronto autentico, e sempre nella dimensione ludica, a produrre gli effetti terapeutici.

Logopedista - Equipe di Pet-therapy- Operatrice di Terapia e Attività Assistite

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La comunicazione che va “oltre”...



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