Per circa due settimane, la scuola resterà chiusa per alunni e docenti che prenderanno respiro prima della faticosa chiusura del primo quadrimestre. Nei corridoi ed aule si respira già l’aria leggera delle feste natalizie che porta con sé, però, ben altri messaggi, trasmessi, ormai, solo alle elementari attraverso canti e rappresentazioni rievocative, messe in scena per cercare di far cogliere ai bambini quello che è lo spirito vero delle sacre festività.

Ed è davvero molto triste che alle scuole medie e superiori si sorvoli, invece, sul vero senso del periodo dell'Avvento.

Diventare grandi significa forse perdere per strada i tradizionali valori, o piuttosto rinforzarli? La pausa natalizia è giusto debba essere invece riflessione sulla vita!

Sull’essere e non sull’avere, cambiando gli orientamenti materiali ed effimeri del cuore. Direzionando i propri slanci verso, per esempio, la solidarietà nei confronti di chi nulla possiede, proprio come il bambinello di Betlemme. La scuola non deve, dunque, solo preoccuparsi di formare sagge menti, ma anche sagge coscienze, di profondità umane contagiose... E il ritorno dopo le feste dovrà essere un buon inizio e non una disastrosa fine di... soldi e... provviste di cibo, consumati in abbondanza e nel più arido egoismo.