LO SCRIGNO INCANTATO

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LO SCRIGNO INCANTATO

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Ci sono storie che, al pari delle fiabe più note e amate, incuriosiscono, coinvolgono e affascinano grandi e piccoli lettori. Una di queste è di certo “Lo scrigno incantato”.
Un giorno un pescatore ritirando la sua rete vi trova un grande e bellissimo scrigno di metallo. Una volta tornato a riva, però, nonostante i suoi molti sforzi, non riesce in alcun modo ad aprirlo. Fra la folla attirata dal rumore c’è anche il capo della Guardia dell’Imperatore, che subito si impadronisce dell’oggetto per farne dono al sovrano. L’Imperatore in questione è un uomo potente e avarissimo, talmente attaccato al denaro e ai tesori da non voler avere mogli e figli, perché mantenerli gli costerebbe troppo. Ovviamente un simile personaggio non può accettare di non sapere cosa vi sia all’interno dello scrigno. A turno, dunque, manda a chiamare vari “professionisti” – un fabbro, un uomo forzuto, una fattucchiera e così via – affinché lo aprano, ma tutti falliscono. Come ultima risorsa, il sovrano fa catturare una lince selvatica, poiché, secondo le dicerie, pare sia capace di vedere attraverso qualsiasi cosa… Riuscirà infine il sovrano a risolvere il mistero? “Lo scrigno incantato”, albo illustrato edito da Gallucci, impreziosito dalla bellissima copertina e dalle suggestive illustrazioni “alla Klimt” di David Sala, è un’assoluta gioia per gli occhi. Il testo di Jean-François Chabas è una deliziosa fiaba, sottilmente ironica, che ci propone una riflessione sulla ricchezza, in quanto ci fa notare come ciò che crediamo di possedere conti, ai nostri occhi, almeno quanto ciò che possediamo veramente.             
Buona lettura!



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