”CASA DOLCE CASA”: SIAMO VERAMENTE AL SICURO TRA LE MURA DOMESTICHE? - Parte prima

Vai ai contenuti

”CASA DOLCE CASA”: SIAMO VERAMENTE AL SICURO TRA LE MURA DOMESTICHE? - Parte prima

Cittadellinfanzia

“Casa dolce casa”, recita un vecchio adagio, ma lo sapevate che l’aria che respiriamo nelle nostre case è mediamente ben cinque volte più inquinata dell’aria che respiriamo all’esterno? E’ questa la conclusione a cui è arrivato un recente studio dell’Istituto superiore di Sanità. Ad influire sulla qualità dell’aria delle nostre case, molteplici fattori come i detersivi, le vernici, i profumatori d’ambiente, ma soprattutto i Cov (composti organici volatili). Questi ultimi sono presenti nei prodotti per la pulizia, nelle vernici, nelle candele profumate, nei bastoncini d’incenso, nei vestiti, nella tappezzeria e rilasciati da stufe a legna, caminetti e dal fumo di sigaretta. Se a ciò aggiungiamo anche i batteri, i funghi e le muffe il risultato è quello di una casa che è una sorta di “bomba ecologica” pronta ad esplodere su noi stessi. L'umidità può compromettere seriamente la salubrità di un ambiente. Come è noto, funghi, muffe e batteri adorano gli ambienti umidi e, in particolare, quelli al riparo dalla luce. Un occhio particolare quindi a lavanderie, cantine, sgabuzzini e bagni ciechi, che rischiano di trasformarsi in un ricettacolo per microrganismi indesiderati, causa di allergie, asma, problemi respiratori e abbassamento delle difese del sistema immunitario. Le muffe rilasciano inquinanti come le micotossine, alcune delle quali sono fortemente irritanti e cancerogene per i polmoni. Dalla nostra respirazione, invece, arriva anidride carbonica mentre l’arredamento può essere una fonte di formaldeide e altri inquinanti. Una  buona esposizione della casa al sole e un buon sistema di ventilazione (prestando attenzione a una manutenzione continuativa), permettono di ridurre questi problemi all’origine, soprattutto se si parla di muffe. I sintomi di contaminazione del nostro ambiente possono essere diversi e vanno dalle allergie all’asma, fino al mal di testa o al raffreddore: secondo una recente indagine dell’Epa, l’agenzia per la protezione ambientale americana, il 56% delle malattie sono provocate da una cattiva qualità dell’aria interna, il cosiddetto inquinamento indoor. In particolare, lo studio afferma che oltre due terzi di queste patologie sono da ricondurre a impianti centralizzati di riscaldamento, o raffreddamento ad aria. E’ molto importante, poi, ricordarsi della presenza del radon in casa: è un gas naturale rilasciato da terreno, cemento e tufo che può raggiungere concentrazioni elevate negli ambienti. Non è un problema da sottovalutare: secondo l’Istituto superiore di Sanità il radon è la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta. L’unico sistema è garantire un sufficiente ricambio d’aria nell’ambiente. Cambiate spesso l’aria delle diverse stanze in modo da impedire il ristagno delle sostanze nocive evitando le ore in cui in strada c’è maggiore traffico. Una nuova generazione di infissi è oggi integrata con tecnologie di ventilazione controllata che assegnano una nuova funzionalità ambientale delle finestre divenute problematiche, poiché sono realmente stagne e, rispetto a un comune sistema di purificazione, non si limita a riciclare l’aria interna, ma la ricambia. In generale, gli inquinanti sono presenti nell’aria di casa in concentrazioni tali che, pur non determinando effetti acuti, sono tuttavia causa di effetti cronici negativi sul benessere e sulla salute. Soprattutto se legati ad un elevato tempo di esposizione. Le miscele complesse di inquinanti, anche a basse concentrazioni, possono provocare nel tempo effetti nocivi sulla salute delle persone suscettibili, o più fragili, come bambini, donne in gravidanza, persone anziane, sofferenti di asma, malattie respiratorie e cardiovascolari. Nel prossimo articolo verranno forniti alcuni consigli su come prevenire l’inquinamento dentro casa. Stay tuned!

, pediatra  
Chiedi all'esperto di "Salute e Benessere" . La salute NON può essere un’opzione.



Editore: APS Città dell'Infanzia C.F.92072340729
© Copyright 2014-2019
Città dell'Infanzia
Direttore Responsabile: Serena Gisotti
Torna ai contenuti