”AUTOREVOLEZZA”: INSEGNANTI CERCASI
Pubblicato da Prof.ssa Angela Bini in DIDATTICA E DINTORNI · 19 Ottobre 2017
Tags: educazioneeformazione, essereinsegnante
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L'autorevolezza di chi riveste un ruolo, quale quello dell' insegnante, non è autoritarismo o imposizione che mirano a soffocare la volontà di alunni o studenti, ma serio approccio con essi, perché non abbiano da esprimersi con comportamenti irriverenti in un contesto educativo come quello della scuola. Nell'infanzia e nell’adolescenza non è facile mantenere tale immagine (frutto di una perfetta fusione tra la stima, la fiducia e il rispetto da parte dell’alunno), necessaria al regolare svolgimento delle lezioni e programmi. L’irrequietezza e la ribellione, tipiche di queste fasi di crescita, infatti, dettate anche dai modelli sbagliati di una malata società, inducono oggi i docenti, provocati e infastiditi, a punire i ragazzi severamente con provvedimenti disciplinari che possono essere semplici note sul registro, o veri e propri allontanamenti. Un'autorità questa, che, il più delle volte, non produce cambiamenti e miglioramenti. Fare ed essere un insegnante non può prescindere dalla psicologia e pedagogia, scienze che aiutano a comprendere le dinamiche, problematiche e cause di un comportamento irrispettoso e trasgressivo. La modalità di imporsi dell’insegnante, in questi casi, sarebbe veramente fine a se stessa. La scuola del resto, ha superato quella rigidità educativa che opprimeva, creando burattini senza fili, solo in apparenza, obbedienti. Facile è pretendere. Ascoltare e compenetrarsi è senza dubbio più difficile, ma aiuta a rendere consapevoli dei propri errori. Solo così l'educazione è anche formazione.Continuate a seguire "DIDATTICA E DINTORNI".Cercheremo di fornire consigli utili e approfondimenti per scoprire di più su quello che c’è oltre una cattedra...