FISR: campionati di pattinaggio artistico. Il coraggio di sognare e vivere
Pubblicato da Città dell'Infanzia in PARLIAMO DI... · Mercoledì 03 Feb 2021 · 3:00
Tags: sport, fisr, campionato
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#Losportnonsiferma è l'urlo, ormai ripetuto con incessante tam tam, da tutto il popolo di sportivi. Una reazione logica in uno tra i settori che, maggiormente, ha subito vessazioni morali e fisiche da parte del covid19. Paradossalmente, però, è proprio uno di quei settori che, con unghie e denti, cerca di non mollare la presa e si aggrappa con stoica fermezza anche alle briciole concesse. Sarà perché l’animo di uno sportivo raramente accetta la parola “impossibile”? Sarà perché chi è educato, sin da piccino, ai valori sociali del profondo rispetto e fair-play matura, in sé, un obiettivo che non conosce “forme collaterali” di invadenza? Sarà perché, chi pratica sport, sa perfettamente che la strada è costantemente in salita e che le “pause” sono solo un pit-stop per ricominciare a scalare con più forza ed energia? Sarà perché chi di sport vive diviene inflessibile con se stesso? Non vogliamo inoltrarci in disquisizioni sul se sia giusto, o no, bloccare completamente un gruppo di lavoro atto al rinforzo del benessere collettivo e dai comprovati benefici educativi, ma desideriamo puntare un faro sugli “irriducibili” che, nonostante tutto, hanno creduto e credono in obiettivi sempre più grandi. Sabato 30 e domenica 31 gennaio 2021, si sono svolte le preselezioni al campionato nazionale FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici) in Puglia, a Corigliano d’Otranto. Osservare il fermento, le emozioni intinte di timore, di tutti gli atleti presenti, è stato un autentico squarcio nella vita dopo mesi di assoluta agonia emozionale. La manifestazione si è svolta nell’osservanza scrupolosa dei protocolli di sicurezza...eppure, in quel microcosmo di fagocitata emotività, per qualche ora, abbiamo quasi dimenticato che, fuori da quel palazzetto, ci fosse una pandemia. Occhi che brillavano, cuori che palpitavano, musiche che si libravano nell’aria, assecondate da movimenti sinuosi del corpo.Ci piace poter raccontare questo: la tenacia, il cuore, l’obiettivo di chi decide di non fermarsi.
Per noi di Città dell’Infanzia tutti gli atleti presenti hanno conquistato un podio, quello del coraggio. Hanno dimostrato che chi crede in un sogno, in una passione, riesce a camminare anche in terreni cosparsi di sassi. Lo sport, più che mai, in questo momento, torna a regalarci speranza. Tra ragazzi inabissati in apatia, disfattismo, attacchi di panico, indifferenza, o in assembramenti e connessioni “scaccia-noia”, cagionati da un nemico che, probabilmente, registra molte più vittime di quelle accertate, spiccano altri che, ancora una volta, grazie allo sport, bramano futuro, vita. Sono ragazzi che non hanno mai gettato la spugna, che si sono allenati controvento e tra le intemperie, che hanno camminato con occhi roventi e teste brucianti, drogati di didattica a distanza...solo per essere lì. Il covid ci regala, ancora una volta, una inequivocabile lezione di saggezza.E’ uno spaccato di vita umana al limite, che decide di restare in equilibrio, convinta che l'esistenza vera debba essere onorata, ritrovando, in gocce di sudore, sete di sostanza. Oggi vogliamo ricominciare da qui, da questi semi di audacia per tornare a credere che, solo vivendo della bellezza che le emozioni sono in grado di regalare, si possa, realmente, dire di esser “vivi”. Il viaggio è, sempre e solo, appena cominciato... "di sole e d'azzurro".S.G.Redazione di Cittadellinfanzia.it