Creano, erigono, spianano, conducono, distruggono, svelano, pugnalano, liberano, bruciano senza speranza, ma con sapienza quasi mistica gettano ogni volta i semi per nuovi raccolti e di quei raccolti, sono sicura, ne faranno verità…
Le temo anche quando vorrei uscissero e, invece, con resistenza orgogliosa rimangono sigillate dentro di me, rifiutando di proferirsi e abbassarsi ai livelli infimi, ignobili della comunicazione.
Mi dicono che ho ancora tanto da imparare, che dovrei calibrare, orientare, misurare meglio i miei pensieri e che non posso vestirli tutti indistintamente di parole.
Perché le parole sono doni che alcuni non sono meritevoli di ricevere! Lo comprendo sempre a posteriori, quando rimango sconfitta dalla veemenza del silenzio che mi costringono a rispettare e allora TACCIO, TACCIO SENZA RISERBO, perché le mie parole danno un valore a ciò che raccontano, le mie parole sono il valore della mia identità, le mie parole devono essere degne di ciò che svelano, ancor più di ciò che disdegnano ed allora chiedo sommessamente perdono e le onoro con il SILENZIO e nel silenzio le nutro di SOSTANZA!
Copywriter, donna, mamma
I pensieri e le parole del cuore...