CORAGGIO E INNOVAZIONE. LA SCUOLA CHE "CI PIACE" ESISTE PER DAVVERO!

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CORAGGIO E INNOVAZIONE. LA SCUOLA CHE "CI PIACE" ESISTE PER DAVVERO!

Cittadellinfanzia.it
Pubblicato da Redazione in PARLIAMO DI... · 18 Aprile 2018
Tags: labuonascuolainnovazionevita
Spesso il termine "scuola", soprattutto in Italia, è associato a "nozionismo": un conglomerato di "materie" che divengono contenuti "riempivaso" preposti a istruire l'individuo. Questo sistema di "imbottitura", però, trova poca similitudine nel modus didattico nord europeo, al contrario, fortemente orientato a creare individui prima ancora di trasformarli in contenitori. Questo significa che l'alfabetizzazione in senso stretto è accompagnata, frequentemente, da importanti occasioni esperienziali che hanno per obiettivo la forgiatura di un/a futuro/a uomo/donna pensante che sappia far leva sulle proprie peculiarità, sulla propria unicità, per spingersi nella direzione in linea con la sua identità. L'Italia, ancora claudicante in questa prospettiva, cerca di imitare, larvatamente, i propri "compagni nord-europei" attraverso Progetti PON (Programma Operativo Nazionale) e Alternanza Scuola-Lavoro. Sicuramente, per natura, queste terminazioni nervose del sistema istituzionale didattico sono positive nella loro mission, quella di integrare il piano curriculare con approfondimenti specifici pratici e autentica esperienza lavorativa. I feedback degli stessi studenti, tuttavia, su entrambe le modalità extracurriculari non sono sempre soddisfacenti. I progetti PON troppo spesso si tramutano in una "scopiazzatura" delle materie impartite in classe e l'alternanza, in troppe circostanze, si riduce all’esecuzione di "mere" fotocopie o imbustare lettere. Con una tal deformazione del concetto principe che sottenderebbe l'innovazione scolastica, i risultati sono del tutto deludenti. Oggi, però, vogliamo parlarvi di una vera, autentica "buona scuola". Ebbene sì, c'è anche un sistema educativo "audace" che decide di non farsi traghettare da Caronte sul fiume del "tanto così fan tutti", o "l'importante è solo ricevere finanziamenti" ma propone, azzarda, sperimenta, sovvertendo le regole, aprendosi al futuribile, mettendosi alla prova. E' il caso del "Liceo De Sanctis", nella città di Trani,  e dell'Istituto Comprensivo Jannuzzi-Di Donna, nella città di Andria. Il primo impegnato in un progetto ambizioso di fundraising, con conseguente immersione totale nella comunicazione digitale, il secondo on the road  verso l'innovazione linguistico-artistico-digitale con progetti finalizzati ad acquisire competenze poliedriche interdisciplinari. Sì, vogliamo parlare di ciò che ci piace, di ciò che scuote la muffa del "sistema", di ciò che si immerge nella realtà sapendo che la vita fuori dai banchi di scuola è quella vera, quella che imporrà cadute e risalite, ossa spaccate, fallimenti e vittorie. I progetti Crowdfunding & Impresa” e "SpeakEasy" sfondano i cancelli della scuola e la redazione vuole puntare un riflettore su quei cuori impavidi che decidono di uscire dalla zona di comfort  riprogrammando i propri transistor alla ricerca di una verità che difficilmente i libri saranno mai in grado di rivelare o tradurre. Sguardi intelligenti, occhi brillanti, posture curiose sono i corollari di una didattica che ha una unica, inopinabile, incontrovertibile cattedra: la vita. Vogliamo ringraziare i "coraggiosi" dirigenti di questi istituti che hanno saputo guardare al di là dell'orizzonte. Ogni tanto ci piace essere smentiti nel "concept" ormai logoro e stantio che ci accompagna nel delineare il celeberrimo "sistema". Le eccezioni ci sono e vogliamo urlarle a gran voce. Possa essere, questo, l'inizio di un contagio virale che preveda luce, verità e sostanza come anticorpi degli individui del futuro. Abbiamo bisogno di credere sia possibile. Deve esser possibile.


 
 
A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d’accordo con loro o non essere d’accordo. Li potete glorificare o diffamare. L’unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.
 
Steve Jobs



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